Questo primo giorno (molto lungo) se ne è andato tutto nel viaggio e nel sistemarsi nella stanza vicino all’hombu dojo a Wakamatsucho di Shinjuku a Tokyo. Partito alle 15.15 da Roma di sabato 19, sono arrivato a Narita, l’aeroporto internazionale di Tokyo, alle 10.30 di domenica 20. Ho deciso di organizzare il viaggio in questo modo per cominciare la pratica da lunedì mattina presto alla prima lezione del doshu, Moriteru Ueshiba, nipote del fondatore dell’Aikido Morihei Ueshiba. L’intenzione con tutta la buona volontà è di praticare intensamente 5 ore al giorno, due ore la mattina presto in due turni, 6.30-7.30 e 8.00-9.00, e tre ore il pomeriggio, in un turno presto15.00-16.00 , e un po’ distaccati altri due turni gestiti di solito da un unico insegnante 17.30-18.30 e 19.00-20.00. Vorrei cercare di sfruttare al massimo la possibilità datami dalla decisione di venire i primi giorni da solo, cercando di riposare il più possibile tra i turni della lezione e dedicarmi per questi primi 9 giorni solo all’Aikido. Li trascorrerò tutti al dojo centrale, ad eccezione di domenica dove ho programmato di seguire un seminario poco lontano da Tokyo, a Saitama, del maestro Endo. Non so bene cosa attendermi, sono molto curioso di conoscere e praticare l’aikido di quei maestri che non ho ancora incrociato direttamente sul tatami, non avendone potuto frequentare i seminari in Europa, e di rinnovare la pratica con quelli che già conosco e stimo, primo tra tutti il maestro Osawa e il maestro Endo. Non ho un’immagine troppo idealizzata dell’Aikido del dojo centrale, perché all’ottima qualità innegabile degli insegnanti si oppone l’impossibilità di seguirne uno pienamente, vi dirò alla fine se questa impressione ne esce rafforzata o se invece l’esperienza mi porterà ad una conclusione differente. Sperando di vincere la resistenza dovuta al caldo e all’altissima umidità domani cominciamo con il Doshu. Purtroppo al cinquantennale dell’Aikikai ero impegnato nell’organizzazione e sono riuscito a ritagliarmi solo uno piccolo spazio per frequentare la lezione del maestro Kitaura, la cui pratica mi ha sempre colpito. Così domani salgo sul tatami per la prima volta come allievo di un Ueshiba. Poi seguirà la lezione di Irie sensei, che sostituisce Kanazawa sensei, che purtroppo è impegnato per questa settimana in un summer campo in Inghilterra, ma lo troverò lunedì prossimo per fortuna, perché ci tengo molto a seguirlo almeno una volta. Il pomeriggio Toriumi sensei, e uno dei miei favoriti in assoluto Yokota sensei, che ho già incontrato in un bel seminario organizzato dall’Aiko a Roma. Trovare la stanza presa in affitto è stata un’impresa, ma per fortuna la tecnologia sebbene con molta suspense, vedi batterie che si scaricano nel momento meno opportuno, ci è venuta in aiuto. È ora di lasciarvi che devo convincermi a riposare per accumulare sonno prima dell’alba. A domani!